La fiera diventerà congresso?

E’ stata allestita tutta un’intera mostra con i nostri prodotti portatili. Siamo orgogliosi dell’effetto finale della fiera e il cliente è stato sorpreso per la rapidità di allestimento e la facilità di messa in opera.

Congressi e mostre di questa tipologia e cioè molto specifici e per settore, potranno rappresentare il futuro dei calendari fieristici in Italia e nel Mondo?

Crediamo proprio di si e puntiamo sempre più in questa direzione.

 

Estratto da https://www.expoconsulting.eu/futuro-della-fiera/

Il mercato ad oggi

Il settore fieristico, come molti altri ambiti della promozione aziendale, è in costante evoluzione. Con buona pace di chi lo vedeva spazzato via dalle nuove tecnologie e dal potere aggregatore di social media e web 2.0, i dati UFI 2018 ci raccontano una storia differente: 98 i miliardi di euro di spesa di espositori e visitatori, con 1.8 milioni di occupati, considerando anche l’indotto di settori legati a doppio filo a quello fieristico come ristorazione, accoglienza, trasporti ecc.

Chi ha pensato che dopo l’avvento di Internet le fiere fossero destinate a scomparire, si è sbagliato di grosso. Internet non è, e non può essere, un’alternativa all’interazione che si crea nelle manifestazioni fieristiche. Si tratta, semmai, di un ottimo strumento che amplifica e ottimizza gli scambi commerciali nati in fiera. Oltre all’effetto propagatore della web, due elementi difficilmente ricreabili altrove giocano un ruolo determinante: l’alto profilo dei visitatori e la qualità degli incontri B2B, con presenza in loco di buyer, distributori e professionisti internazionali fortemente motivati a vivere “l’esperienza face-to-face”.

Un’occasione preziosa per le PMI

Il passato, il presente ed anche il futuro della fiera la vedono configurarsi come un booster fondamentale per le PMI (e anche per aziende più strutturate).
L’Italia gioca da protagonista, seconda in Europa e quarta a livello mondiale per numero di eventi (circa un migliaio solo nel 2018).
Le fiere estere, poi, sono un canale preferenziale per dimostrare la qualità e l’esperienza dietro ai nostri prodotti anche in nuovi mercati e realtà emergenti, grazie all’opportunità di avere un contatto diretto con la storia e il know-how di un’azienda.

Verso l’internazionalizzazione

Per le aziende, questo comporta la consapevolezza che partecipare ad una fiera non significa più solamente “esporre”. Al di là delle criticità da sempre rappresentate dai costi, dalla mancanza di tempo e di personale, veri aspetti frenanti nelle decisioni sulla partecipazione, oggi occorre un lavoro di preparazione ben strutturato che inizia molto prima e continua oltre la chiusura dell’evento.

In quest’epoca di grande competitività, ma anche di più facile accesso e connessione agli eventi internazionali, diventa sempre più fondamentale che nulla venga lasciato al caso. E’ una mission impegnativa, che richiede, laddove le imprese non posseggano esperti in organico, l’aiuto di specialisti qualificati. La loro confidenza con il tradizionale mondo della fiera può così essere accompagnato dalle nuove tecnologie per un processo di internazionalizzazione efficace.

Il futuro della fiera

Se da una parte alcune grandi manifestazioni del passato hanno perso terreno dopo gli anni del boom economico, dall’altra cresce l’interesse per argomenti sempre più specifici e circoscritti, legati alle nuove tecnologiealla sostenibilità ambientale e all’innovazione.

Una manifestazione internazionale, per ottenere e mantenere il proprio successo, deve necessariamente interpretare queste tendenze e saper reinventarsi, edizione dopo edizione, per proporre in anteprima ed in modo accattivante le novità e le nuove opportunità di business ad un pubblico sempre più esigente ed informato.

Gli organizzatori più evoluti conoscono i meccanismi di diversificazione che hanno animato le aziende negli ultimi anni e, di conseguenza, costruiscono una fiera partendo dalle loro mutate esigenze.

Nuovi modelli di business stanno emergendo. In modo simile a quello che avviene in altri ambiti, concetti innovativi iniziano ad essere il “new normal”; le aziende devono quindi stare al passo ed essere preparate ad adattarsi agli inevitabili cambiamenti, dovranno cambiare il loro marketing e la loro comunicazione per adattarli ai gusti di una prossima, più giovane generazione di visitatori che non hanno la stessa fedeltà ai prodotti delle generazioni più vecchie.

La digitalizzazione, ormai divenuta indispensabile, sarà chiave in questo processo.